Salvatore Olivieri Logo

Percorso completo di guarigione emotiva: 700+ frasi per accarezzare la tua anima


Questo articolo è il mio archivio privato di frasi che ho utilizzato nel mio percorso di crescita interiore per centrarmi e nutrire quotidianamente la mia mente con punti di vista sani e virtuosi.

Queste 700+ frasi costituiscono un vero e proprio percorso di guarigione emotiva che desidero consegnare nelle tue mani. Alcune le ho scritte io, altre le ho raccolte e custodite negli anni. Le persone che, più tra tutte, hanno contribuito alla realizzazione di questo archivio e che ringrazio, sono: Gabriele Ghezzi, Sara Babo, Suzie Zan, Gianluca Gotto Paolo Borzacchiello, Franco Battiato e Jung Pueblo.

Per quanto riguarda l’organizzazione, ho personalmente strutturato l’articolo in quattro macro aree per renderlo a tutti gli effetti un vero e proprio percorso. Le aree sono le seguenti: Sofferenza, Accettazione, Amore e Risveglio Spirituale.

Penso sia molto prezioso avere un supporto interiore quotidiano come questo, ragion per cui ti consiglio di salvare tra i preferiti questa pagina e consultare a tuo piacimento le aree di cui sentirai di aver bisogno.

Buona lettura.

Sofferenza

Se continui a seminare e innaffiare il tuo giardino interiore, ma non ti fermi ad apprezzare e gustare il prato, continuerai a credere che la felicità si trova al di là del recinto.

Sofferenza

Quando ci disconnettiamo dal nostro dolore, smettiamo di crescere.
Quando siamo dominati dal nostro dolore smettiamo di crescere.

La libertà è osservare il nostro dolore, lasciarlo andare e andare avanti.

Se vedrai l'ambiente esterno come un'estensione della tua realtà interiore, capirai che tutto ciò che accade ti fa da specchio

Non sono gli altri che ti fanno arrabbiare, rattristire, esultare…

Sono le loro azioni che risvegliano in te determinate reazioni.

Partiamo dal presupposto che vedi all’esterno ciò che hai dentro, ciò che la tua mente conosce, ciò di cui hai fatto esperienza.

Se vedi l’ambiente esterno come un’estensione della tua realtà interiore, capirai che in qualche modo tutto ciò che accade ti fa da specchio.

La sofferenza che provi ha origini lontane da quella persona/situazione.

Ha origine in te, da dolori che ti porti dietro,

Da dolori non rielaborati, non amati…

Trattenuti,

in tensione.

Quindi, se qualcosa ti infastidisce, invece di puntare il dito verso gli altri, volgi lo sguardo dentro di te.

Cosa ti ricorda questo fastidio?

Forse c’è qualcosa che non hai ancora accettato, di te o del tuo passato?

Forse c’è una ferita che ha bisogno della tua dolce attenzione?

È un’occasione questa, per crescere e andare oltre l’apparenza.

Nessuno ti può fare arrabbiare e nessuno ti può fare felice

Tu diventi felice per conto tuo, ti arrabbi per conto tuo, così come diventi triste per conto tuo.

Se non te ne rendi conto, rimarrai sempre uno schiavo.

La padronanza di sé stessi arriva quando ci si rende conto che: “Io sono assolutamente responsabile di qualunque cosa mi accada, qualunque cosa senza eccezioni, io ne sono responsabile totalmente”.

Non soffri perché provi tristezza. Soffri perché stai opponendo resistenza alla tristezza.

Negatività ed emozioni

La negatività altrui risveglia il nostro corpo di dolore poiché non abbiamo coltivato a sufficienza pace interiore e presenza.

Questo ci fa perdere contatto con la nostra dimensione profonda e autentica e dimenticare la nostra vera natura. Il segreto è nella pratica costante.

Non soffriamo mai per le nostre emozioni ma per la resistenza a esse. L'accettazione completa e totale e la rinuncia al controllo è la via della pace interiore.

Dolore non vuol dire sbaglio: star male e avere paura è normale

Se presa una decisione importante e a primo acchito è dolorosa, non significa che sia sbagliata.

Ci sono scelte che il cuore silenziosamente comanda e per le quali la mente è spaventata.

Perché quest'ultima non adora perdere il controllo. Perché poi c'è l'ignoto. Perché c'è un forte attaccamento a immagini, parole, desideri e varie illusioni...

Perché la verità ancora non si vede chiaramente.

Ed è Okay.

Ricorda che si accoglie la vita respiro dopo respiro, si va avanti passo dopo passo, si cresce anche grazie alle scelte che si fanno.

Pensieri e sofferenza

Spesso nutriamo il desiderio di fermare i pensieri e associamo ai pensieri l'origine della nostra sofferenza.

Vivere il presente non significa smettere di pensare. Pensaci: Perché devi smettere di pensare se sei venuto al mondo con dotato di una mente pensante?

L’obiettivo della meditazione non è quello di fermare i pensieri, bensì accorgersi che la nostra mente sta vagando e riportarla gentilmente al momento presente, senza giudizio bensì con dolcezza.

La verità è che non abbiamo bisogno di cancellare i pensieri, perché non hanno nulla a che fare con ciò che siamo. La nostra mente produce pensieri così come il nostro corpo produce enzimi, si tratta solo di metterli al nostro servizio.

Abbiamo bisogno di conoscere la nostra mente, incontrarla quotidianamente con la pratica meditativa, farci amicizia.

La resistenza ai pensieri spiacevoli che ci fa soffrire, non i pensieri stessi.

Identificarci con i nostri pensieri ci porta inoltre a prendere le cose sul personale e questo ci fa soffrire.

Il nostro senso d'identità è correlato alla parte di noi che pensa, parla e commenta.

Attraverso la pratica meditativa impariamo a distaccarci dalla parte di noi che pensa. Sperimentiamo che non esiste nessuna identità e che la nostra essenza è non-forma. Quindi non c'è nulla da prendere sul personale.

Le gocce dell'oceano sono tutte parte dell'oceano.

Come gestire i pensieri intrusivi, limitanti e depotenzianti?

Puoi gestirli ricordando che non sei i tuoi pensieri ma l'essenza che li osserva, quei pensieri continuano perché ci credi, e ci credi quando non ricordi chi sei.

Quando sai chi sei riconosci che il chiacchiericcio della mente si basa su passato e futuro, tempi che non esistono più e non sono ancora esistiti.

Conciliare le proprie ombre

Quando parli lasciando fluire senza filtri, vincoli o costrizioni dai voce al tuo potenziale inespresso, lascio spazio alle tue ombre e ai tuoi demoni affinché siano. Semplicemente siano.

Vedi molto spesso iniziamo a nascondere tutto ciò che è ritenuto cattivo o immorale dalla società, tutto ciò che è disapprovato dalla nostra famiglia o dai nostri pari, tutti i tratti che quando espressi inizialmente erano ridicolizzati, evitati o sottoposti a punizione.

Carl Jung definiva queste cose il nostro lato oscuro inconscio.

Sempre secondo il buon Carl l'obiettivo corretto di un individuo è la completezza, non la perfezione.

Il percorso verso un personaggio più grande, verso un approccio più efficace alla vita, sta nell'integrare quegli elementi della nostra psiche che per troppo tempo sono stati repressi e negati.

Parlare e lasciare riecheggiare il silenzio ti dà modo di fare tutto questo poiché puoi reagire con accettazione, puoi conciliare con amore queste parti di te che hai ripudiato e puoi ascoltare l’eco di quello che stai dicendo.

Il lavoro sulle ombre, una delle cose più difficili da fare.

Si tratta di riconoscere in totale onestà che abbiamo atteggiamenti malsani.

Accettare che proiettiamo le nostre frustrazioni verso l'esterno.

Accogliere che non siamo sbagliati o inferiore a qualcuno ma feriti, che siamo umani ed è parte del processo.

Così ho iniziato ad accettarmi e l'accettazione per me stesso ha trasformato i miei atteggiamenti.

Non sei in ritardo, non sei indietro, non hai perso, sei nel processo

Non sei in ritardo e non hai perso.

Tu hai il tuo tempo, e stai vivendo nel tuo momento.

Non sei tenuto a trovarti in nessun punto specifico a nessuna età specifica.

Non sei obbligato a vivere la vita degli altri, o a rispettare le aspettative altrui.

Non ci sono tappe obbligatorie o traguardi da raggiungere uguali per tutti.

Ci sono tante vie, e tu puoi scegliere quella che più di tutte fa al caso tuo.

C’è da camminare, non da correre e non da saltare.

Perché in fondo la vita non è una gara e vivere non significa competere.

Vivere è un’arte, e la vita è un’opera immensa.

E se c'è una cosa che ho capito in questi ultimi anni è che non ci sono opere più belle di altre, non ci sono opere giuste e opere sbagliate.

Ogni opera è unica ed esclusivamente personale.

E allora che tu possa essere paziente nel dipingere la tua vita e farne poesia.

Come mantenere fiducia nel genere umano se si è circondati da cattiveria, falsità e negatività?

Facendo il tuo lavoro interiore per primo. Quando diventi quello che vuoi vedere nel mondo ispiri altri a fare lo stesso e pian piano quelli che ti circondano vengono influenzati dalla tua energia, e quando loro faranno lo stesso a loro volta influenzeranno, e pian piano innalzando la coscienza collettiva avremo tutti insieme cambiato il mondo.

Non sottovalutare la potenza di ogni tuo pensiero, parola e azione.

Come accogliere sensazioni del corpo spiacevoli?

Nello stesso modo in cui accogliamo tutti gli altri, con il respiro e la presenza alla sensazione. Più cerchiamo di farlo andare via e speriamo che smetta più creiamo tensione e rigidità. Quando lo ascoltiamo pienamente paradossalmente si allevia e fluisce.

Non scappare dalle emozioni "pesanti", onora la rabbia, dai spazio al dolore: Ha bisogno di respirare. È così ci permettiamo di lasciamo andare

Ansia

Come non perdere la fiducia in sé e nella propria capacità di migliorare? (cado sempre negli stessi errori)

La fiducia è sempre presente in te, lascia cadere i giudizi e i paragoni dell'ego e accogli la curiosità quando ti sembra di ricadere in vecchi "errori" cambia definizione con "interessante, ho un'altra opportunità per approfondire, per imparare, per evolvere, non c'è nulla di sbagliato, che cosa posso apprendere da questo?"

Non c'è nulla di errato, l'Universo ti dà l'opportunità di continuare a praticare.

Non riesco a non voler tenere alcune cose sotto controllo. Questo mi fa soffrire molto...

Ricorda che nulla di esterno è controllabile, ma ciò che è dentro di te lo è.

Impara a conoscere tutti i tuoi angoli nascosti, vivi le tue emozioni, impara a riconoscerle così saprai sentirle senza lasciarti travolgere, accogli di te anche i lati che ti hanno sempre insegnato fossero sbagliati o non abbastanza.

Impara a sentire chi sei in ogni circostanza, poiché ignota è la vita, e quando sai chi sei nel buio, diventi tu il tuo punto di ancoraggio.

In risveglio. Come trovare nuove amicizie? Nonostante l'impegno sembra difficile..

Non mollare, quando è più difficile sei vicina alla svolta.

Scopriti ed esprimi ciò che ti accende, all'inizio può essere che troverai tanti no, ma è parte del processo di rilascio.

Porta il tuo entusiasmo per le cose in cui credi e senti, e pian piano troverai qualcuno che si illumina grazie alla tua luce e vorrà connettersi a te.

L'illusione dell'ego

"Lamentarsi e reagire sono schemi favoriti della mente grazie ai quali l'ego rafforza se stesso. Per molte persone, gran parte dell'attività mentale-emozionale consiste nel lamentarsi e reagire contro questo o quello. Così facendo, rendete gli altri o la situazione «sbagliati» e voi stessi «giusti».

Grazie al fatto che vi sentite «giusti» vi sentite superiori, e grazie al fatto che vi sentite superiori rafforzate il vostro senso del sé. In realtà state ovviamente rafforzando solo l'illusione dell'ego.

Potete osservare in voi questi schemi e riconoscere la voce che si lamenta nella vostra testa, per quello che è?"

Queste le parole di Eckarte Tolle.

Ego

Rifiuto

Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sbattuto contro un muro.

In ambito professionale, a scuola, in una relazione.

A chiunque è capitato di ricevere uno o più no.

Quando vieni rifiutato sappi questo:

Il rifiuto non esiste. Il rifiuto non esiste. Il rifiuto non esiste.

Non esistono i rifiuti.

Esistono solo RE-INDIRIZZAMENTI.

Ogni volta che vieni rifiutato vieni semplicemente reindirizzato verso qualcos'altro.

E' solo una piccola porzione della mente (il tuo ego che si sente minacciato) che interpreta un evento naturale come "rifiuto".

Ma tu non sei il tuo ego. Tu sei la coscienza che osserva.

E quindi non c'è alcun bisogno o motivo di elaborare un rifiuto.

L'unica cosa che ti serve è accettare ciò che è, aprirti al nuovo e lasciar scorrere.

Quindi sospendi il giudizio e fidati della natura e dell'intelligenza cosmica che sa, a differenza della mente che non vede.

Tradimento

Un processo in 3 step per superarlo.

1 | Dialogo interno

È importante fermarsi ed esaminare il termine che stiamo utilizzando: "Tradimento" "Sono stato tradito"

Possiamo renderci conto come la parola stessa sia molto dura, pesante, impregnata di una narrazione.

È IMPORTANTISSIMO, fare attenzione alle narrative, ai giudizi, alle storie che la mente crea.

Se ti attacchi a quella storia, essa rischia di diventare parte del tuo senso d'identità. (es."Sono stato tradit@, quindi non sono abbastanza")

Quindi attenzione, attenzione, attenzione.

E' vitale, diventare consapevoli della storia che aggiunge la mente, al dialogo interno che può generare un sacco di sofferenza a un evento che è già doloroso.

2 | Vedere chiaramente

Dopo che siamo diventati consapevoli possiamo alleggerire enormemente la situazione, con una prospettiva cosi: "Lui/lei è un essere umano che ha agito secondo il suo livello di coscienza" (in quel dato momento).

E' doloroso, ma molti esseri umani non sono illuminati e molte situazioni possono portare fuori diversi aspetti della propria inconsapevolezza.

Ad esempio il tuo partner, quando ti ha promesso di essere fedele, lo intendeva davvero, ma con un drink di troppo nel corpo è entrato in uno stato d'inconsapevolezza…

3 | Rilascio

È importante perdonare.

Non perdoni per fare un favore a lui/lei e non vuol dire tornare alle condizioni di partenza.

Perdonare è qualcosa che fai PER TE, perché in questo modo ti liberi del fardello di dover vivere con la narrativa/storia del tradimento.

In conclusione, se è vero che a livello superficiale, ovvero nel modo convenzionale di usare il linguaggio, c'è stato un tradimento.

Non è vero a livello della non-forma. Perché tu sei pura coscienza, che non è mai tradita.

Quindi occhio alle storie che la mente racconta.

Abbandono

Nessuno di noi viene realmente abbandonato. Il senso di abbandono che viviamo è il frutto di una storia mentale. Nessuno ci appartiene realmente.

Solitudine

“La solitudine non esiste.

Per molti, la solitudine è un luogo da cui fuggire, lo spettro che spaventa, lo spauracchio che porta a circondarsi di persone che non meritano il loro posto accanto, a riempire vuoti con merce in saldo, ad accettare l’idea orribile del lasciare i sogni nel cassetto.

La solitudine, invece, dovrebbe essere la meta da raggiungere, il “porto quiete” in cui trovare il centro e fare pace con la parte di noi che non è la dolce metà di nessuno, che è l’intero che basta, il pieno che non ha bisogno di essere riempito.

La solitudine, quando la raggiungi, scompare e non esiste più, perché in quel luogo scopri che puoi essere solo in mezzo a un milione di persone oppure essere sempre in compagnia di te stesso, e che basti.

La solitudine non esiste, anche se esistono persone sole, che ancora non sanno di avere sempre a disposizione, al loro fianco, accanto e dentro, la migliore delle compagnie possibili.”

Paolo Borzacchiello.

Crisi e cambiamento

Ciò che potrebbe apparire come distruzione o rovina in realtà è un processo di purificazione e ricostruzione.

Accumulo ed espansione emotiva

Ogni giorno accumuliamo stress, emozioni, energia di altri senza nemmeno accorgerci.

Come faccio a dire questo? Ti capita di sentirti rilassato, centrato, in pace per un periodo di tempo tanto che una voce dentro di te dice "allora è questa la pace, è questo che si prova" e poi qualche istante, ora o giorno dopo ritrovarti in completa distruzione e sofferenza? e arrivare a pensare che hai sbagliato tutto che allora non è cambiato nulla?

Con questo mi riferisco a picchi altissimi di euforia, allegria, fino a scendere a picchi bassissimi di delusione quasi depressa.

Prima di tutto sappi che non c'è nulla di sbagliato ma c'è una motivazione se ci troviamo in questi momenti.

Ho cercato a lungo poiché non comprendevo io stessa come potessi oscillare - per tutta la mia vita - così fortemente da un umore all'altro, così contrastanti tra loro, sono arrivata anche a negarlo a me stessa pur di evitarlo con scarsi risultati.. finché nell'ultimo anno ho pian piano iniziato a ricevere delle risposte dentro di me e, passo dopo passo, messo insieme i pezzi e ho compreso qualcosa che diamo per scontato, ovvero quello di rilasciare ogni singolo giorno emozioni e farle fluire anche quando ci sembra che non ci siano.

Quando questo processo avviene quotidianamente, non arriviamo più a picchi fortissimi ed esplosioni di emozioni ma permettiamo al nostro flusso naturale di essere sempre presente, fluido e darci energia, creatività, di essere rigogliosi e creare un campo energetico sano intorno a noi e quindi di non venire influenzati da energie esterne.

Questo significa che diventiamo presenti non solo con la mente ma anche con il corpo, le emozioni e lo spirito.

Accettazione

Se non ci permettiamo di sentire quello che stiamo reprimendo o che stiamo provando a evitare, finiremo per veicolarlo nel peggiore dei modi nei confronti di qualcuno, creando un’ondata di sofferenza.

Prendiamoci cura delle nostre emozioni, del nostre paure e del nostro dolore accettandole.

Ascolto e accettazione = Felicità

Sentire ciò che è reale dentro di te è più utile che sforzarti di essere felice.

Vi è un grande potere nell'onorare la realtà delle tue emozioni correnti, non alimentandole o appesantendole, ma semplicemente riconoscendo che esse sono solo quello che si è verificato nel momento presente e che cambieranno.

Quando creiamo questo spazio dentro noi stessi, uno spazio di tranquillità indisturbato, la tempesta passerà più velocemente.

Praticare una profonda onestà dentro di noi, aiuta in tutte le sfumature della vita interiore ed esteriore. Non esiste libertà reale senza onestà, senza onestà non c'è pace della mente.

Accettati come sei

Accettati come sei in questo preciso momento: Un essere umano in continua crescita, in perenne cambiamento.

È in questa accettazione che ti liberi dal bisogno di essere accettato dagli altri.

E non forzerai nulla.

E non cercherai di convincere nessuno.

La regola della vita è: Lascia che accada

Le stagioni della Vita non le puoi impedire.

Non puoi impedire al vento di soffiare e alla Terra di girare.

Non puoi impedire a un fiume di fluire e al tuo cuore d’amare.

Non puoi impedire a un fiore di profumare e al sole di brillare.

Non puoi impedire nemmeno alla notte di arrivare e alle onde di navigare.

E se provi a impedirlo, soffri.

Perché sono forze che non puoi controllare, ma solo accettare.

Lascia che le cose accadano.

Muoviti con la Vita, segui la sua danza.

Vai a ritmo con la musica della Natura.

“Mother Mary comes to me

Speaking words of wisdom, let it be”, cantavano i Beatles.

Che forse non lo sai perché nessuno te l’ha mai spiegato, ma vi è un profondo senso di calma, amore, e unione nel lasciar andare, nel guardare oltre il proprio naso e vedere che ogni cosa è in scorrimento - un viavai ininterrotto.

Ad esempio, prenditi qualche momento per guardare le nuvole che volano nel cielo sempre nuove, in nuove forme.

E allo stesso modo, poi, osserva la tua mente, il tuo corpo e gli eventi esterni.

Prendilo come un gioco.

Cosa noti?

“Lascia che accada” ti suggerisce la vita. È questa la sua regola.

E allora che tu possa muoverti con gioia e grazia, a ogni passo e a ogni istante, nonostante tutto.

Non reagire

Non reagire non significa non sentire. Se non senti, una parte di te è disconnessa o soppressa.

Non reagire significa lasciare che sorga qualsiasi cosa senza lasciare che ti controlli o ti faccia credere che sia permanente.

Quando facciamo fatica ad accettare…

Quando facciamo fatica ad accettare qualcosa è perché siamo bloccati nel giudizio, nell'attaccamento alle aspettative (proprie e altrui).

E, così facendo, non ci permettiamo di conoscere la verità, di incontrare pacificamente la realtà. Di andare oltre le apparenze, le maschere, le storie che raccontiamo.

Non ci vediamo e non ci lasciamo vedere per ciò che siamo, qui e ora.

Mi sento in dovere di specificare che in questo caso 'accettare' non significa 'sopportare' o 'rassegnarsi'.

'Accettare' [dal lat. acceptare, frequentativ. di accipĕre "ricevere"] significa prendere (con piacere), gradire, consentire di ricevere un dono.

Accettare le cose ci libera dal dolore e dall'identificazione con la mente, e ci porta ad agire esprimendo il nostro Essere puro.

Ci sono tanti esercizi che si possono fare a riguardo, molti dei quali variano in base alla situazione.

Mettersi davanti allo specchio e stare lì nudi a vedere il proprio riflesso, è uno di questi. Ma bada a non giudicare (e se capita, osserva il giudizio e lascialo andare riportando l'attenzione sul corpo).

Avvicinati allo specchio, guarda ogni ruga d'espressione sul volto, ogni neo, lentiggine o cicatrice, e ringrazia.

Entra poi negli occhi e tuffati nei colori, nella forma, nelle ciglia...

Poi sulle labbra, accenna un sorriso e rilassa il viso. Se vuoi puoi navigare i contorni con un dito... Fa che sia lieve il tocco.

Passa ai capelli, passa a tutto il resto (continuando a ringraziare).

Non avere fretta.

Senti ogni carezza.

Sii consapevole di ogni tua caratteristica.

Accogliti senza condizioni in un abbraccio caldo e pieno d'amore.

E fallo spesso.

Inizia a considerare ogni cosa come un dono, e l'accettazione sarà un processo naturale e spontaneo

Impermanenza

Un proverbio aborigeno dice che tutti noi siamo solo visitatori di questo tempo e di questo luogo.

Siamo solo di passaggio. Siamo effimeri e mutevoli come le stagioni.

Il nostro scopo qui è di osservare, imparare, crescere, amare... E poi torniamo a casa.

A questo punto non ci resta che sederci comodi e goderci il viaggio. Goderci il gioco della vita e scegliere chi vogliamo essere e quali tipi di esperienze desideriamo fare.

Senza prenderci troppo sul serio. Siamo destinati ad andarcene anche noi, come tutto.

Lasciare andare

Lascia che le cose siano libere di essere, più libere di quanto non siano mai state

Lascia che le cose vivano come per loro natura sono chiamate a fare, senza forzare alcunché.

Lascia che il fiore sbocci da solo, che la farfalla esca dal bozzolo con la sua forza.

Lascia che le cose danzino seguendo il proprio ritmo, mentre tu segui il tuo.

Lascia che l’amore emerga e avvolga tutta la tua esistenza.

Accogli. Lascia andare. Respira. Senti la leggerezza volarti dentro.

Accogli. Osserva. Accetta. Lascia andare. Trasforma

Arriva sempre il momento di rallentare, di prendersi del tempo per riconoscere e abbracciare le emozioni - come le altre cose della vita - invece di combatterle o sopprimerle.

Respira.

Accogli ciò che arriva.

Osservalo con curiosità.

Ascoltalo con attenzione.

Cosa è venuto a dirti?

Ricorda di non giudicare ma di accettare ciò che è, così com’è.

E nell’accettazione totale, pianta un seme d’amore.

Poi non trattenere nulla ma lascia andare perché, lo sai, le cose hanno bisogno di muoversi per trasformarsi in altro.

Continua a respirare.

I “giorni storti” sono di passaggio e non li puoi controllare. Tuttavia, puoi controllare le tue re-azioni in risposta agli eventi esterni e interni.

È come dire che puoi calmare te stesso/a, non la tempesta.

E allora che tu possa muoverti con gioia e grazia, a ogni passo e a ogni istante, nonostante tutto.

Respira.

Dobbiamo respirare per lasciare andare

Quando inspiri l’aria la puoi trattenere per qualche istante, poi sei costretto a lasciarla andare espirando.

Più trattieni il respiro e più si presenta in te quella fastidiosa sensazione di tensione.

Più trattieni il respiro e più senti chiaramente il corpo che vuole riprendere a respirare.

In questo trattenere c’è una sorta di sofferenza che cresce man mano che aumenta il tempo in cui rimani in apnea.

E quando finalmente espiri tutta l’aria trattenuta, non è più tensione quella che senti ma sollievo.

Ora modifico questo esempio sostituendo l’aria con un pensiero – ma può essere pure un’emozione.

Solo che nella mente è facile trattenere un pensiero, anche se fa male. Perché la mente non ha lo stesso limite del corpo. Puoi trattenere un pensiero fino a farlo diventare un’ossessione.

Scommetto che hai già intuito qual è l’unico rimedio.

Sì, lasciarlo andare.

Alcune volte è più semplice, altre un po' meno.

Altre volte i pensieri, così come le emozioni, sono un po' come i personaggi in cerca d’autore di Pirandello. Ed è necessario dare loro un nome, un titolo.

Fintantoché non li riconosci e non li vedi per ciò che sono, non se ne vanno.

A volte occorre accendere le luci della sala affinché il sipario si chiuda.

È solo uno spettacolo in teatro. Un’esagerazione ed un’esasperazione di qualcosa che in realtà è molto piccolo e semplice.

Respira.

Conosci e dai un nome a ciò che senti.

Nota come pian piano perde potere.

E poi ringrazia e lascia andare.

Continua a respirare.

Crescita spirituale è accettare che ci sono cose che non puoi forzare o controllare

Le persone cambiano quando sono pronte.

Il frutto cade dall'albero quando è maturo.

L'amore fiorisce quando le cose si allineano.

Provare a controllare la percezione che gli altri hanno di te è una battaglia che non puoi vincere: Lascia andare.

Quando cerchi di possedere in realtà non possiedi alcunché

Lascia che le cose siano libere di essere, più libere di quanto non siano mai state

Lascia che le cose vivano come per loro natura sono chiamate a fare, senza forzare alcunché.

Lascia che il fiore sbocci da solo, che la farfalla esca dal bozzolo con la sua forza.

Lascia che le cose danzino seguendo il proprio ritmo, mentre tu segui il tuo.

Lascia che l’amore emerga e avvolga tutta la tua esistenza.

Accogli. Lascia andare. Respira. Senti la leggerezza volarti dentro.

Amore

Tutto l’universo obbedisce all’amore (di Franco Battiato)

Rara la vita in due
Fatta di lievi gesti
E affetti di giornata
Consistenti o no
Bisogna muoversi
Come ospiti pieni di premure
Con delicata attenzione
Per non disturbare
Ed è in certi sguardi che
Si vede l'infinito

Cosa significa amarsi

Amarsi è guardarsi allo specchio e dirsi: "Tu sei ciò che voglio essere".
Amarsi è perdonarsi per tutte le volte in cui volevamo andarcene e siamo rimasti ad aspettare.
Amarsi è scegliere il silenzio quando puoi evitare di discutere inutilmente.
Amarsi è ricordarsi che il giudizio esisterà sempre, ma meglio essere sé stessi che piacere a tutti.
Amarsi è sentire di aver voglia di qualcosa e farla in quel momento.
Amarsi è osservare una persona che ami andarsene e non fare niente, perchè forzare l'amore, non è amore.
Amarsi è scegliere di creare la propria vita seguendo le proprie regole ogni singolo giorno.
Amarsi è lasciare persone fuori dalla propria vita con cui non c'è volontà di crescere insieme
Amarsi è scegliere di non dar retta alla mente, farsi una risata e ricordarsi che siamo abbastanza.
Amarsi è ringraziare la vita, sé stessi e tutto ciò che esiste.

Darsi il permesso di sentire le emozioni che si provano

Amare sé stessi significa darsi il permesso di sentire le emozioni che si provano. Senza giudizio. Senza attaccamento. Ma con compassione, accettazione e gentilezza.

Amarsi significa togliere, uno ad uno, i freddi mattoni del muro che abbiamo costruito attorno al cuore.

Significa vedersi sempre, anche nei momenti bui.
Significa porgere la mano a quella parte di noi che si sta smarrendo.
Significa scegliere di agire seguendo la voce lieve dell'anima.
Significa permettere anche ad altri di aiutarci.

Ricorda che l’amore è un’azione, la sola che può produrre felicità.

Cerca le barriere dentro di te

Il tuo compito non è cercare l'amore, ma cercare e trovare tutte le barriere dentro di te che ti sei costruito contro di esso. Il tuo lavoro, come fiamma gemella, è non concentrarti sulla tua controparte, ma concentrarti sulla guarigione di te stesso.

Quali barriere hai? In quali modi ti sei limitato? Quando senti che il tuo gemello ti ha abbandonato, o non ti sta scegliendo, guardati dentro per vedere i modi in cui ti sei abbandonato e non ti sei scelto. È lì che sta davvero la magia.

7 modi per sperimentare amore incondizionato

  1. In un modo che ti è semplice e spontaneo esprimi più apprezzamento per gli altri.
  2. Se senti che stai creando un legame con qualcun altro, favoriscilo con affetto e simpatia. Non ti aspettare nulla. Non pronosticare nulla. Lascia che il legame si sviluppi da solo.
  3. Lascia che gli altri siano chi siano senza giudizio. Non sei tenuto ad amare tutti allo stesso modo, ma puoi smettere di dare segni di disapprovazione e di sopprimere l'amore.
  4. Leggi testi d'ispirazione e poesie che esaltano l'amore incondizionato. Così facendo rinnoverai una visione di amore eterno, da sperimentare qui sulla Terra.
  5. Trova un modo per irradiare amore disinteressato attraverso il servizio. Alleviare la solitudine, l'isolamento di qualcuno o la povertà è un passo verso l'amore incondizionato.
  6. Inizia a notare segni di auto giudizio. Pratica meditazione e lascia che i giudizi si dissolvano. Non combatterli, ignorali semplicemente.
  7. Invia mentalmente un augurio o una benedizione a ogni sconosciuto che incroci per strada: "Che tu possa essere libero dalla sofferenza".

Vivi con il cuore

La mente ti fa agire nella paura, il cuore nell'amore.

La mente ti imprigiona, il cuore invece ti libera.

La mente pensa, si contraddice e ci ripensa, per questo spesso è poco affidabile.

Il cuore è la migliore guida.

La sua voce è la più sonora con cui ci si possa esprimere, dal momento che è quella più vicina al nostro Essere.

È il radar che stabilisce quale rotta prendere per il nostro viaggio, se lo ascoltiamo.

È il centro dell'unione, il cuore.

Stai nel cuore e starai anche nell'amore.

La via dell'amore

Quando stai per fare qualcosa semplicemente domandati: "Questo sta portando benessere a me e a quelli che mi sono intorno?"

Se qualcosa porta benessere o quanto meno non porta sofferenza, quella è la cosa da fare.

Solo essere più umani. Questo è tutto quello che conta.

Abbondanza e prosperità

Prima che tu dia qualcosa è necessario che tu già ce l'abbia, quella cosa.

È necessario, infatti, coltivare dentro di sé ciò che si vuole donare agli altri.

Nel donare stai seminando ciò che poi raccoglierai.

Ed ecco l'altro punto fondamentale: per ricevere, devi dare.

Più ti prendi cura del tuo giardino interiore e più hai per poter dare.

Più dai e più ricevi.

Leggi se ti senti colpa a prenderti cura di te stesso

La cultura comune e le religioni hanno instillato in noi la credenza che sia egoistico e peccaminoso prendersi cura di sé.

La verità è che solo prendendoti cura di noi stessi e coltivando amore possiamo realmente donare al prossimo.

É solo amando noi stessi completamente che scopriamo che non esiste separazione tra noi e gli altri.

Guarisci te e guarirai il mondo

Preoccuparti di come gli altri fanno le cose genera in te ansia e risentimento, e queste ultime rendono le cose assai difficili.

Lo sai.

Allora occupati, qui e ora, di fare il tuo meglio.

Occupati di te e ti occuperai anche dei tuoi cari, delle persone che ami. Perché questo è il più grande esempio che tu possa dare: esserci per sé stessi.

In altre parole, è prendendoti cura di te costantemente che ti guadagni libertà, gioia di vivere e pace interiore - cose che, preciso, nessuno là fuori può darti.

Lo sai, la luce che abbiamo dentro è contagiosa...

Allora fa che il tuo sguardo sia amorevole e non giudicante e, prima o poi, vedrai quello sguardo riflesso nei volti di chi ti passa accanto.

Sii come acqua, limpida e morbida. Lascia che le cose ti scivolino di dosso, e continua a seguire il flusso del tuo cammino.

Mostrerai altre vie a chi s'è smarrito.

La consapevolezza non basta

La mente consapevole da sola non può cambiare il nostro stato interiore.

È meraviglioso essere consapevoli delle cose, ma è importante andare oltre ed essere totalmente onesti con noi stessi.

Che cosa in te (non negli altri) ti limita che puoi lasciare andare per lasciar emergere la tua essenza nell'amore?

Se cerchi soluzioni, conferme all'esterno non le troverai perché sono dentro di te e la tua anima grida per essere ascoltata, vista, amata, accettata così com'è.

Relazioni

Una poesia sull’amore incondizionato

Non ho bisogno di te, ho voglia di te.
Non ho spazi vuoti da riempire, ho spazi da condividere.
Non mi aspetto che tu mi renda felice, desidero sorridere della tua gioia e farti sorridere della mia.
Non ti amo da morire o fino a morire per te, non sono tuo e non sei mia.
Sono completo anche senza di te, sei perfetta anche senza di me.
Non morirò se andrai via, non smetterai di vivere se andrò via.
Non ti carico della responsabilità della mia personale soddisfazione, ti accolgo come specchio e messaggero, ti offro i miei occhi per indagare nei tuoi.
Non ti lego ne mi lascio legare dal bisogno di essere amato, dalla paura dell'abbandono.
Io non sono solo senza di te, tu non sei persa senza di me.
Siamo due meravigliosi e preziosi universi, completi, perfetti, che si incontrano per creare nuovi mondi.
Non chiuderò porte e finestre per tenerti accanto a me, non ti permetterò di limitare il mio volo.
Onoro la tua libertà scegliendo ogni giorno la mia libertà!

L'amore è ascolto

So per esperienza che quando qualcuno soffre, la cosa migliore da fare non è dire grandi cose ma ascoltare e basta. Ascoltare col cuore e non solo con la mente intendo, limitando il giudizio e il bisogno di dare opinioni quindi.

Porgere una mano, respirare assieme, sussurrare “sono qui per te”, stare lì e farsi spazio sicuro per l’altro, credo che sia la cosa più efficace e funzionale da fare.

È nell’ascolto attivo che stimoliamo l’altro a trovare il suo punto di espansione, a risvegliare la saggezza che ha già dentro di sé. Perché ognuno sperimenta sempre ciò che ha bisogno di sapere, o ricordare – ciò per cui è pronto.

Quando ami una persona la cosa più preziosa che tu le possa offrire è la tua presenza, il succo della questione è questo.

Come puoi amare se non sei qui?

Per amare devi essere presente.

Per essere presente occorre pratica costante, coinvolgersi nell’eternità di ogni istante.

Ma che sia chiaro, l’altra persona possiamo essere anche noi per noi stessi, in qualunque momento.

L’ascolto profondo non ha limiti, accoglie pacificamente ogni essere vivente.

Attributi di una buona relazione

  • Ascolto disinteressato
  • Comunicazione calma
  • Mantenere lo spazio l'uno per l'altro
  • Fiducia forte, non c'è bisogno di controllare
  • Autenticità, non c'è bisogno di esibirsi
  • Riposo, risate e avventura insieme avere lo spazio per crescere e cambiare

Ogni persona è un mondo diverso e unico

'Ogni persona è un mondo diverso e unico' (scriveva F. Pessoe), e quando due persone si incontrano significa che due mondi entrano in contatto -evento straordinario, fenomeno complesso.

All'inizio si incontrano gli strati superficiali (le maschere), ma se una relazione si fa più intima ed entrambe le parti si avvicinano, a poco a poco, i due centri (le due essenze) arrivano a incontrarsi.

E ciò che si crea, quando i due centri s’incontrano, è un nuovo mondo, una nuova realtà.

Finché non si incontrano i due centri la relazione è una semplice conoscenza, non è una relazione tra due esseri che esprimono la loro purezza (l'amore) unendosi in una danza colma di estasi.

Puoi permettere a qualcuno di entrare nel tuo centro quando inizi a vivere nell'amore e non nella paura; quando ti lasci andare, completamente, come un fiore si lascia andare alla sua stessa natura, al sole o all'ape.

Lo sai. Vivere sulla base della paura non ti conduce in relazioni profonde perché, restando nella trappola della paura, non lasci che l'altro ti veda per davvero; gli permetti di arrivare solo fino a un certo punto, poi incontra un muro e si arresta.

Se ti fondi sull'amore, invece, non ti preoccupi del risultato, ti godi il presente e agisci con totalità; entri in connessione con la vita nel rispetto, nell'adorazione, nell'ascolto autentico.

Quando consenti a qualcuno di entrare nel tuo centro, nel tuo cuore, si crea fiducia in te e nell'altro. Lo sai anche tu.

Possa tu trovare nell'altro il vero essere che è nascosto anche dentro di te, sacra divinità;

Il mito della "persona giusta"

Su questo pianeta non c'è una persona giusta. Nessuno ha mai trovato la persona giusta in alcun luogo.

Se assumi l'atteggiamento irrealistico di cercare o credi di aver trovato "la persona giusta" per te, resterai presto e spesso deluso.

La prima cosa da comprendere è che tu sei la persona giusta.

Invece di provare a migliorare qualcuno o far funzionare gli altri, fermati a lavorare su te stesso.

Tira fuori tutta la meraviglia e il potenziale che c'è in te e vedrai che tutti vorranno stare con te.

A questo punto avrai una scelta.

Non troverai la persona perfetta, ma potrebbe accadere qualcosa di meraviglioso..

Non perchè l'altra persona è fantastica o è giusta per te, ma perchè, grazie al tuo impegno sei sbocciato.

Porta consapevolezza alle relazioni che desideri

Trova qualcuno che non abbia paura di evolvere.

Trova qualcuno che abbia la forza e il coraggio di notare i propri pattern, lasciare andare i vecchi condizionamenti ed espandere le proprie prospettive.

Trova qualcuno con cui costruire una relazione illuminata.

Circondati di chi favorisce la tua crescita interiore, di chi rispetta la tua profonda natura, di chi dipinge un mondo migliore partendo da quello interiore.

Circondati di chi al buio diventa luce, di chi ti ricorda che dopo la tempesta c’è l’arcobaleno, di chi nelle difficoltà vede opportunità. Di chi crede nelle tue risorse e capacità. Di chi incoraggia la tua realizzazione.

Circondati di chi è sincero, di chi ti dice il vero. Di chi ha il coraggio di chiedere scusa e riconoscere i propri errori. Di chi non ha paura di crescere, insieme. Di chi, con fede e fiducia, ti ama. Di chi, mentre piangi, ti porge la mano. Di chi condivide con te profonda saggezza. Di chi ti tocca l’anima con delicatezza.

Questa persona puoi essere anche tu, per te e per gli altri.

Allora, sii ora questa persona.

Perché tutto parte da te.

Le relazioni servono per renderci più consapevoli, non per renderci finalmente felici

La causa dell’infelicità nelle relazioni risiede nell’attaccamento agli altri, nelle aspettative che si hanno, nella speranza che siano gli altri a portarci la felicità.

E ogni volta che la speranza ci abbandona, o che l’aspettativa viene smentita, ci si sente terribilmente frustrati, “perché non mi capisce”, “perché è egoista”, “perché…”

La felicità è un affiorare intimo, un gioco che accade dentro, un risveglio delle proprie energie, della propria anima.

È di nostra esclusiva responsabilità, la felicità.

La relazione (qualunque tipo di relazione), per come la intendo, ci può aiutare nel processo di crescita e di consapevolezza.

Per vedere meglio, per vedere oltre.

Per vedere l’altro in noi, e noi nell’altro.

Per ricordarci cosa significa veramente Amare…

E, vissuta in questo modo, allora la relazione può portarci ancora più felicità e gioia.

Ma è qualcosa che si aggiunge alla gioia che già si sente, che già si sta coltivando interiormente.

Non siamo qui su questa terra per colmare i vuoti degli altri, o per anestetizzare ferite altrui/proprie.

Siamo qui per evolvere grazie a quei vuoti e a quelle ferite, attraverso le millemila esperienze della vita.

Siamo qui per Essere, per Vivere.

Relazioni Tossiche

Quando attiriamo una relazione “tossica” in realtà stiamo permettendo a una persona di avere potere su di noi.

Vuol dire limitare e perdere il proprio potere personale entrando in una dinamica inconsapevole di compensazione.

Da una prospettiva consapevole nelle relazioni tossiche non esiste una vittima e un carnefice o un colpevole ma, ognuno di noi, non rendendo chiare e non risolvendo le proprie tossicità, le proprie dipendenze e le proprie dinamiche di manipolazione, attira dinamiche disfunzionali.

Nella vita questi contesti possono essere trasformati in momenti di crescita, in momenti di consapevolezza in cui identifichiamo tutte quelle dinamiche energetiche emozionali relazionali, mentali ed esistenziali che creano tossicità e le risolviamo.

Prima di iniziare una relazione chiediti: Quale parte di me sta scegliendo questa relazione? Quali bisogni sto riflettendo in questa persona? Quale necessità rappresenta questa persona?

Tu vali anche senza ricevere conferme dall'esterno

“Perché esiste la gelosia?”

Forse perché si ha paura di essere ingannati, di essere abbandonati e/o rifiutati…

Forse perché si ha paura di stare da soli.

Forse perché c’è dell’insicurezza e nell’altro si cercano delle conferme.

Forse perché si crede di possedere l’altro, o lo si vuole possedere.

Ci sono tante ragioni per le quali può nascere la gelosia, tutte legate in qualche modo alla paura.

E quella stessa paura porta all’attaccamento, alla dipendenza.

Eppure, se c’è attaccamento (e quindi paura) c’è anche Amore?

I grandi maestri spirituali ci insegnano che la paura è il contrario dell’amore.

Nell’esatto istante in cui provi gelosia non stai provando amore, o meglio dire che non stai dando spazio all’amore.

Amare è conoscere, conoscere è amare.

La paura si ha quando non si conosce la vera natura delle cose.

L’amore libera mentre la paura incatena.

Quindi la gelosia ti ricorda che non stai amando né te stesso e né l’altro.

Significa (metaforicamente) che non stai nutrendo un fiore per continuare a vedere la sua luce splendere. Ma che stai cercando di strappare via quel fiore dalla sua bellezza naturale per soddisfare un tuo bisogno o una tua mancanza.

Ricorda che niente ci appartiene, tanto meno se si parla di esseri umani.

Ognuno è quel che è, ognuno fa quel che può fare…

Ognuno è nel proprio processo evolutivo…

Ognuno fa le proprie scelte, mosso dai propri desideri (che siano profondi o meno non sta a noi giudicarli).

E soprattutto, ognuno può dare agli altri quel che dà a sé stesso - ciò che coltiva con attenzione al suo interno.

Adesso chiediti:

“Come agirebbe una persona indipendente nella mia situazione attuale? E cosa farebbe adesso l’amore?”

Rispondi e poi agisci di conseguenza, senza indugiare troppo nel pensiero.

Le persone

Le persone sono la risorsa più preziosa che abbiamo nella nostra vita.

Quando ero piccolo ero sempre solo, non avevo amici, ero insicuro, chiuso in me stesso e avevo paura dalle persone.

Dicevo sempre: “Io non ho bisogno delle persone”.

Oggi a distanza di anni so che avevo ragione, effettivamente non ho bisogno delle persone ma voglio stare con loro, condividere momenti, avere degli scambi e aiutarci l’un l’altro nel nostro cammino di crescita e introspezione.

Provo gratitudine e sono contento di poter viaggiare la vita insieme alle persone, esplorarle, capirle, entrare in empatia e in connessione con il loro mondo interiore.

Salvatore Olivieri migliore amico

Mantra

Oggi mi impegno a vivere momento per momento.

Mi concedo lo spazio per errare, e quello per imparare.

Mi rendo disponibile ad aiutare gli altri, per quanto posso.

Per lo meno, mi impegno a non danneggiare nessuno.

A rispettare quelle sottili leggi naturali che regolano la vita dentro e fuori di noi.

A conoscere ciò che alla mente appare ignoto, ad abbracciare la mia luce, ad abbracciare la mia ombra.

A ricordarmi cosa significa Amare, l'Amore.

Oggi mi impegno a rimanere aperta e curiosa, e autentica. Umana. In crescita.

I mantra per i tempi duri

  1. Io so che questo è temporaneo e non durerà per sempre.
  2. Io ho la forza per superare questa situazione.
  3. Io prendo le cose un giorno alla volta.
  4. Io sto facendo il meglio che posso.
  5. Io sospendo il giudizio e mi apro al campo delle possibilità infinite.

Elementi essenziali da ricordare nei giorni difficili

  • Pratica la pazienza
  • Accetta ciò che senti
  • Non punirti
  • Assicurati di riposare bene
  • Concediti molta gentilezza
  • Raggiungi obiettivi più piccoli quel giorno
  • Fai cose che calmeranno la tua mente
  • Un brutto momento non equivale a una brutta vita
  • La lotta può essere uno spazio per una crescita profonda
  • Questo disagio attuale non è permanente

Risveglio

Se continui a seminare e a innaffiare il tuo giardino interiore, ma non ti fermi ad apprezzare e gustare il prato, continuerai a credere che la felicità si trova al di là del recinto.

Quando impari a vedere il bambino interiore - ferito - nelle persone che ti fanno del male, diventa semplice ricordarsi che non ce l'hanno con te ma con sé stessi. Così puoi lasciare andare e rimanere centrato.

La legge di risonanza

“Potete avere tutto ciò che scegliete, ma potete anche non avere tutto ciò che volete. Anzi, se volete fortemente una cosa, probabilmente non l’otterrete mai.

Se dici: ‘Voglio la tale cosa’, l’Universo risponde: ’Va bene’ e ti dà esattamente quell’esperienza: l’esperienza di Volere quella cosa.

Qualunque cosa tu metta dopo il pronome io, diventa un comando creativo.”

È così che viene spiegata la legge di risonanza (ai più conosciuta come legge d’attrazione) in Conversazioni con Dio, di Neal Donald Walsh.

Ho usato le sue parole perché onestamente non credo che avrei saputo fare di meglio.

Ma ora proseguo io.

Se non ottieni ciò che vuoi, o se ci metti molto, le ragioni possono essere tante, veramente tante.

Ad esempio, non credi di poter avere o meritare ciò che hai scelto; non sai cosa scegliere; continui a cercare di capire cosa sarebbe “meglio” per te; vuoi la garanzia anticipata che le tue scelte siano giuste; perché continui a cambiare idea etc.

Ogni volta che prendi una decisione, chiediti: “Questa decisione è un’affermazione di ciò che Io Sono? Dice cosa scelgo di Essere?”

Funziona così: attiri a te ciò che Sei; attiri a te ciò a cui vibri.

Ricorda che è tutto energia. Tu sei energia. La tua energia ha una frequenza vibrazionale. Quella frequenza attira a sé la medesima.

Per concludere, ti faccio un altro esempio, se tu Sei grato o grata per l’abbondanza che ti circonda, per l’amore che dai e che ti viene donato, per ciò che già hai, l’Universo dice ‘Va bene, te ne do ancora di più.

Fino a quanto non impari la lezione ti ritroverai nella stessa situazione

È un concetto molto semplice.

La Vita è una grande maestra e, come tale, se non comprendi la sua lezione te la ripete mille volte e mille altre ancora.

Lei non si stanca d’insegnare, e mai si stancherà. Ma tu non ti stancare d’imparare!

Invece di respingere o ignorare ciò che accade, avvicinati con curiosità. “Incontra pacificamente la realtà”, direbbe Thich Nhat Hanh.

Così puoi cogliere l’occasione di crescere e di cambiare.

Poni attenzione alle reazioni che hai in risposta agli eventi esterni, questi ultimi non sono altro che un riflesso di ciò che hai dentro – la conosci la legge dello specchio?

Osserva e osservati, prendi appunti, fatti le giuste domande e saprai finalmente come andare avanti.

Cosa avrei dovuto sapere? Cosa devo imparare? A cosa non ho saputo rispondere? Cosa mi serve ora? Cosa mi ha spinto ad agire così? E a quale fine?

Indaga e indagati.

Scava, arriva alle radici e guarda cosa c’è da guarire, da lasciar andare, da trasformare…

Che tu possa vedere e andare oltre.

Auto-conservazione ed espansione

Esistono 2 forze di base dentro di te. Molte persone le vedono essere in conflitto. Una forza è l'istinto di auto-conservazione che ti impone di costruire muri e stabilire confini attorno a te stesso per proteggerti. L'altra forza è il costante desiderio di espanderti, di diventare illimitato.

Queste due aspirazioni, anche se in apparenza potrebbero sembrare in conflitto, non sono forze opposte.

Semplicemente sono connesse a due aspetti diversi della vita. Una forza ti aiuta a radicarti bene su questo pianeta, l'altra ti porta oltre.

La forza di auto-conservazione deve essere limitata al corpo fisico. Non a tutto il resto. Quindi assicurati che i muri che costruisci oggi non diventino la prigione del domani. Con sufficiente consapevolezza possiamo separare le due forze, così non esiste conflitto.

Ma se ti identifichi solo con il corpo fisico, invece di collaborare, le due forze diventano una sorgente di tensione.

Tutti i conflitti del tipo "materiale-spirituale" derivano da questa ignoranza.

La spiritualità, è proprio la dimensione oltre il fisico.

Il desiderio umano di trascendere le limitazioni del reame fisico è del tutto naturale. Il viaggio dal corpo fisico limitato all'illimitata sorgente della creazione, è la base del processo spirituale.

E presto o tardi, chiama ognuno di noi.

Crescita interiore

Alleggerire l'esistenza

Il Dalai Lama è sempre stato una delle mie più grandi fonti d’ispirazione. Non per ciò che dice, non per ciò che scrive, ma per quello che comunica con un semplice sorriso.

Da ragazzino ho letto il suo libro “l’arte della felicità” e da quel momento ho cercato di sorridere il più possibile tutti i giorni della mia vita.

Il Dalai Lama sorride quasi sempre, sia che gli venga rivolta una domanda su temi difficili, sia che stia parlando di cose divertenti.

Non solo, il Dalai Lama con il sorriso e l’autoironia ripulisce il rancore, disintegra l’ego e riporta la positività delle giuste emozioni.

Prendersi meno sul serio, rimettere in prospettiva l’importanza delle cose e imparare a sorridere. Questa è la mia ricetta segreta per vivere bene, ridimensionare i problemi ed essere più empatici con il prossimo. Qual è la vostra?

In caso di dubbio, ricorda che hai...

  • Il potere di dire no
  • L'autenticità di essere te stesso
  • La pazienza di continuare ad imparare
  • La forza d'animo per continuare a provare
  • Il coraggio di abbracciare il cambiamento
  • Il coraggio di dare disinteressatamente
  • La saggezza per coltivare la pace interiore
  • Il coraggio di realizzare le tue aspirazioni
  • L'apertura che fa crescere le amicizie
  • La consapevolezza di seguire il proprio intuito
  • L'intelligenza per non ripetere il passato

Equilibrio giornaliero

Qual è l'ingrediente principale che possiamo utilizzare per cambiare il nostro equilibrio giornaliero nei modi più importanti?

La prospettiva.

Una volta che realizziamo che siamo in cammino verso la libertà, la libertà dall'identificazione con i nostri pensieri e con il nostro ego, possiamo iniziare a vedere il mondo con occhi nuovi.

Questo è uno dei primi passi lungo il percorso spirituale.

Vivere con questa nuova prospettiva, quella che i buddisti chiamano "la chiara visione", ci permette di aprirci all'autocompassione.

Siamo così pieni di giudizi verso noi stessi...non è vero?

Sviluppando compassione con noi stessi, possiamo svilupparla con coloro che sono attorno a noi. Possiamo trovare il potenziale incondizionato dell'amore con chi ci è più vicino e meno vicino.

Prospettiva

Forse non hai bisogno di sentirti più sicuro

“Non mi serve sentirmi più sicura. Mi serve incontrare la vita con umiltà, con presenza e con curiosità. Mi serve rimanere aperta ai cambiamenti che avvengono di continuo - perché da questi non si scappa. Mi porta serenità sapere che non posso avere alcuna sicurezza fuori di me. Sapere che l’unica cosa che posso fare è fidarmi del processo, andare avanti e guardare cosa accade”

Avere sicurezze sociali mi pareva sempre più un’illusione.

Avere fiducia nella vita, in me stessa e nel cammino che stavo facendo mi pareva qualcosa di più profondo e sincero.

Di cosa hai veramente bisogno

Non hai bisogno di caffè: hai bisogno di dormire.

Non hai bisogno di nicotina; hai bisogno di camminare.

Non hai bisogno di ubriacarti; hai bisogno di ridere a crepapelle.

Non hai bisogno di sesso sfrenato; hai bisogno di connessione.

Non hai bisogno di urlare: hai bisogno di esprimerti.

Non hai bisogno di trangugiare: hai bisogno di ascoltare.

Non hai bisogno di droghe sintetiche: hai bisogno di arte.

Non hai bisogno di stimolanti: hai bisogno di un abbraccio.

Non hai bisogno di TV; hai bisogno di poesia.

Non hai bisogno di comprare; hai bisogno di Natura.

Non hai bisogno di giudicare, hai bisogno dI entrare in empatia.

Non hai bisogno delle religioni: hai bisogno di fare domande.

Non hai bisogno di un partner; hai bisogno di amor proprio.

Hai bisogno di te. Ho bisogno di me.

Al di sopra di tutto hai bisogno di pace interiore, il che richiede armonia tra l'interno e l'esterno.

Fai quello In cui credi e credi in quello che fai.

Di cosa hai davvero bisogno

“Where attention goes, energy flows”

Ciò su cui ti concentri si espande.

Cresce.

Diventa più forte.

È la tua attenzione che determina la direzione della tua energia, del tuo corpo.

Puoi guidare la tua attenzione nella direzione che desideri, chiaramente.

È come un super potere che tutti quanti abbiamo, ma che molti non sanno di avere.

Per riuscirci ti occorre pazienza, gentilezza e tanta, tanta presenza.

Dov’è la tua attenzione in questo periodo?

Chieditelo spesso.

Osserva.

Ascolta.

Accetta.

Guida.

Più lo fai e più diventa automatico.

Elementi essenziali per la crescita e il risveglio

  • Riposo adeguato
  • Apprendimento
  • Onestà e coerenza
  • Costruire nuove abitudini
  • Lasciar andare vecchie storie e ire no ai vecchi schemi
  • Credendo di poter cambiare
  • Esaminare la tua storia emotiva
  • Trovare una pratica per guarire il dolore passato
  • Trovare il tempo per costruire la consapevolezza di sé

Variabili che potenziano la tua energia

  1. Gratitudine
  2. Leggerezza
  3. Presenza mentale
  4. Compassione
  5. Meditazione
  6. Respirazione profonda
  7. Gentilezza
  8. Auto-consapevolezza
  9. Curiosità

Variabili che risucchiano la tua energia

  1. Lamentarti
  2. Pensare troppo
  3. Giudicare le altre persone
  4. Scrollare i social media
  5. Voler aver ragione
  6. Preoccuparti del futuro
  7. Parlare di cose negative
  8. Paragonarti ad altre persone

Cose che sprecano il tuo potere

  • Spiegazioni troppo lunghe
  • Portare rancori
  • Regalare il tuo tempo
  • Provare ad aggiustare tutto
  • Dare troppe opportunità
  • Negare tutto quello che hai
  • Paragonarti agli altri
  • Evitare il momento presente
  • Silenziare la tua voce

Che cos'è nel pratico la spiritualità

  1. Non prendersi troppo sul serio
  2. Ascoltarsi, conoscersi e accettarsi
  3. Divertirsi
  4. Chiedersi come possiamo servire e aiutare il prossimo
  5. Vivere secondo i nostro valori più profondi

Strumenti di guarigione quotidiana per la pace interiore

  • Non fare supposizioni
  • Parlati con amore, rispetto e compassione
  • Non prendere nulla sul personale
  • Dedica tempo ed energia ad attività che ti riempiono di energia e sorrisi
  • Circondati di persone che arricchiscono la tua vita
  • Impara a stare bene in solitudine
  • Immergiti nella natura

5 verità sacre

  1. Hai sempre il potere di scegliere come vuoi vivere la tua vita.
  2. Le opinioni degli altri influenzano la tua vita solamente se lo decidi tu.
  3. Tutto cambia, ma tu ci sarai sempre, perché sei immortale, perché tu sei. Impara a diventare la tua casa.
  4. Dire di no non è egoistico. Impara a dire di no per dire si a te stesso. Quando avrai detto di si a te stesso sarà una gioia naturale dire di si agli altri.
  5. Fare errori è parte dell'esperienza umana, parte del processo. Smetti di giudicarti.

5 bugie che racconta la voce nella nostra testa della quale dobbiamo liberarci

  1. Le persone ci giudicano
  2. Il passato continua oggi
  3. Non meritiamo cose buone
  4. Preoccuparsi cambia le cose
  5. Disturbiamo o infastidiamo gli altri

Cose da esercitare e integrare

  • Autoaccettazione incondizionata
  • Non fare del male a te stesso o agli altri
  • Pazienza senza compiacimento
  • Dare senza volere

Zen Principles (by Gianluca Gotto)

Togliti le scarpe prima di entrare in casa.

Essere ribelli significa essere gentili.

Parla alla tua tristezza come se fosse una vecchia amica.

Se anche dovessi fallire, domani il sole sorgerà lo stesso.

La vita non è matematica, è poesia.

L’ego è l’ostacolo tra te e la felicità.

Se non sai da dove iniziare, prenditi cura del tuo corpo.

La vera bellezza della vita è nell’essenziale.

Il miglior modo per essere felici è smettere di essere infelici.

Non vergognarti di essere innamorato: è la cosa più bella che possa capitarti

La rabbia non è mai una reazione accettabile.

Tutto è vita.

Il dolore è inevitabile, la sofferenza è una scelta.

Sii calmo in ogni situazione e sarai sempre sereno.

Il passato non poteva essere nient’altro, altrimenti lo sarebbe stato.

Tu non sei un albero. Se non ti piace dove sei, va altrove.

Sii il fiume, non la roccia.

Non c’è sofferenza qui e ora.

Il tempo è il regalo più prezioso che ci sia.

Sii un artigiano della tua vita.

Fa’ quello che ami, ama quello che fai.

Fai una cosa per volta o farai tutto male.

La vita è un viaggio, goditi ogni tappa.

Hai un solo problema: voler controllare ciò che non puoi controllare.

Preoccuparsi vuol dire soffrire per qualcosa che non è ancora successo.

Tieni a bada la tua scimmia impazzita, sei più dei tuoi pensieri.

Sii una tartaruga, non una rana.

Segui sempre il tuo Ikigai, il motivo per cui ti alzi dal letto e vivi.

Pratica il non attaccamento.

L’amore è la soluzione a ogni problema.

Il maestro è ovunque.

Succede sempre qualcosa di meraviglioso.